Un brevissimo articolo per precisare il sistema con cui, almeno io, valuto le mie recensioni. Comincio subito col dire che è un modo un po’ diverso da quello che ho visto utilizzare dagli altri in altre ‘zine, e forse può sembrare più generoso, anche se io credo sia semplicemente più equo. Detto questo, per i dischi full length, vale questo sistema di votazione:
- 100: sta a significare disco che trascende il tempo, capolavoro immortale dell’intero genere metal, che ogni amante almeno del sottogenere di appartenenza dovrebbe amare e venerare
- 99-95: un voto in questo range indica un album di poco sotto all’immortalità, ma che si rivela lo stesso un capolavoro assoluto
- 94-90: è per un disco inferiore a quelli della categoria precedente, ma che si riveli lo stesso un masterpiece
- 89-85: un disco che non arriva al livello di capolavoro, ma non è poi così distante da tale livello, essendo ad ogni modo ottimo.
- 84-80: un album meno che ottimo, ma comunque sicuramente assolutamente degno di un ascolto, essendo più che buono
- 79-75: un intervallo per dischi non eccelsi, ma almeno di caratura buona
- 74-70: siamo qui a livello discreto, magari non come i quelli precedenti ma che comunque risultano piacevoli
- 69-65: è la sufficienza “alta”, con cui si indica un disco che si lascia poco più che ascoltare
- 64-60: un album che pur lasciando dei dubbi, riesce comunque a confermarsi sufficiente, seppur veramente di poco
- 59-55: un disco leggermente insufficiente, non bello ma in ogni caso c’è molto di peggio
- 54-50: insufficienza classica, né gravissima né lieve
- 49-40: insufficienza, questa volta invece, piuttosto grave
- 39-0: gradi vari di crescente negatività
Per i demo ed i dischi sotto ad una certa durata, vale invece una classifica più compressa, essendo limitati nel voto, come già detto tra l’altro in un altro post, qualche tempo fa; nonostante ciò, dall’insufficienza in giù, ogni album è uguale. Credo sia tutto.