Maverick è il quarto EP dei tedeschi Agenda e ha visto la luce sul finire di questo gennaio. Il disco fa seguito ad altri due EP e ad un full-lenght uscito nel 2016; nonostante la breve durata di questa ultima produzione, la formazione teutonica sa come esprimere la propria idea di metal e in cinque gradevolissimi brani non manca di farla arrivare agli ascoltatori.
Gli Agenda trovano terreno fertile in un concentrato esplosivo di heavy e thrash con delle caratteristiche alquanto fantasiose. Tutti i pezzi presenti sull’EP danno un contributo prezioso alla buona riuscita dell’album e mantenendo uno stile omogeneo il gruppo riesce a dare il giusto peso a tutte le componenti che lo caratterizzano: una opener dall’anima heavy viene immediatamente seguita da un pezzo thrash in piena regola, che a sua volta precede una ballad e uno sfogo di hard rock immerso in atmosfere di settantiana memoria. Il suono di Maverick non è certo dei più puliti, ma tutto sommato nel quadro generale più che una pecca risulta quasi essere un tratto distintivo degli intenti della band. Poco meno di mezz’ora basta e avanza al quintetto tedesco per mostrare le proprie capacità in un album decisamente colorato e vivace, pronto a soddisfare le orecchie di fruitori provenienti da universi musicali anche distanti dal metal in senso stretto. Il lavoro svolto in questo breve episodio della carriera degli Agenda (i quali ormai sembrano quasi preferire questo tipo di pubblicazioni) dimostra di potersi raccontare in modi diversi restando fedele a delle scelte stilistiche fatte a monte. Non sappiamo se il futuro ci riserverà qualche altro full-lenght o sei i cinque terranno questa linea produttiva, ma se c’è una cosa che sappiamo è che sarà comunque un disco che non vale la pena di perdersi.