Gli Algebra sono un gruppo svizzero nato nel 2008, giunto ormai a ciò che dovrebbe rappresentare la sua maturità compositiva. Pulse? è il terzo album full-length, propone una discreta palette di thrash, a tratti melodico a tratti più lento e ricco di groove, qualche pizzico di grunge nell’intenzione vocale. Il suono generale dell’album è molto piacevole ed equilibrato.
Il disco dura poco meno di un’ora: in questo lasso di tempo ci vengono proposti tantissimi spunti, l’ispirazione è madre di questo lavoro. Ci sono elementi che lo fanno vertere quasi verso quello che definirei un technical thrash, nonostante l’essenza sai quella pura degli anni ‘80-’90.
Tra i pezzi che andrebbero evidenziati di più il primo che si pone sulla nostra strada è Addicted to Authority, figlia del thrash metal classico che risente dell’ispirazione degli Slayer in maniera evidente. Tutto ciò consente al brano di essere immersivo nei ricordi e nelle sensazioni. La sezione dei vari assoli più lo special è ben curata e si collega bene al ritorno della strofa. Un’altra canzone degna di nota è sicuramente Quantum God che nella prima parte ricorda molto le atmosfere di The Call of Ktulu, tranne che qui c’è una linea melodica e ritmiche più sincopate ed energetiche che rimangono più sul thrash di quanto lo faccia la canzone dei Metallica, insomma un’ispirazione che prende la sua strada. L’altra canzone che merita tantissimo, la migliore dell’album secondo me, è Hateful Source con un ottimo intro riesce a catturare l’attenzione, potrebbe tranquillamente essere la colonna sonora di uno dei Batman degli anni 90, si presterebbe molto bene. Il brano è per lo più accompagnato da riff thrash discreti, niente di spettacolare ma comunque gustabili. La sezione strumentale è degna di un brano prog, scelte melodiche non usuali, ritmiche tipiche di altri generi, stop vari sopra un assolo, synth, insomma tanti elementi che rimandano alla scena prog. Probabilmente questo aspetto più “sperimentale” mi ha fatto piacere di più questa canzone. L’ultimo brano è Pulse?, la title track che tira dritto passando sopra tutto, il secondo riff inoltre è spettacolare, intriso di buona ritmica e arricchito con bei spunti melodici. La canzone varia di continuo, non si ferma un minuto, un treno che passa stazione per stazione a tutta velocità che ti fa ammirare tutto il panorama del loro stile, in tutta la sua espressività. Nella seconda metà troviamo una sezione melodica alla Orion¸ due linee melodiche con bending armonizzati e il basso che sostiene tutto l’accompagnamento, il tutto fluisce verso ciò che è un assolo, sempre eseguito con le due chitarre armonizzate per poi terminare ed essere il finale.
Ultima nota aggiuntiva è la cover dei Sepultura, Dead Embronyc Cell, un mixing più moderno offre spunti interessanti, il gruppo rimane molto fedele all’originale nell’esecuzioni. Un buon tributo ad un gruppo che sicuramente li ha influenzati molto nella loro carriera. In conclusione, la band è decisamente matura: le composizioni sono ricche, decisamente non ripetitive, per un ottimo lavoro che va premiato.