Lord Woland – Litanìa (2020)
PRESENTAZIONE | I Lord Woland sono un trio proveniente dalla provincia di Viterbo e Litanìa (2020) è la loro seconda pubblicazione dopo BeLOW, un EP uscito nel 2016 a cui ha fatto seguito anche un cambio nella formazione. |
GENERE | Stoner, hard rock, blues e tracce di rock psichedelico per un concentrato carico di adrenalina |
PUNTI DI FORZA | Il songwriting sembra essere piuttosto maturo e non dà scampo a troppe sbavature |
PUNTI DEBOLI | Una produzione non perfetta ma che fa comunque la sua bella figura, nel complesso. |
CANZONI MIGLIORI | Coscienza (ascolta), Prospettiva (ascolta) |
CONCLUSIONI | I Lord Woland convincono alla loro seconda prova con un mix di influenze e suggestioni notevole. I tre musicisti ripartono da Litanìa in quella che potrebbe diventare una carriera piena di soddisfazioni |
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I Lord Woland sono un trio italiano formatosi nel 2015 in provincia di Viterbo. Dapprima con un cantato in lingua inglese e successivamente passato alla lingua nativa, il gruppo giunge con Litanìa alla sua seconda pubblicazione che fa seguito ad un EP (BeLOW) uscito nel 2016. La forma espressiva scelta dai tre pone le sue fondamenta su uno stoner/hard rock con influssi provenienti da blues e rock psichedelico: un mix interessante che fa convivere al suo interno molteplici sfaccettature di un modo di fare musica sopravvissuto alla prova del tempo.
Nonostante la sua durata relativamente breve il disco riesce a dare una prospettiva piuttosto chiara sul lavoro svolto dal gruppo, che sembra essere stato fruttuoso nei pochi anni di esperienza accumulati finora. Il songwriting ha molto a che vedere con gli stilemi del classico stoner rock ma sono le influenze di cui si parlava nell’introduzione che fanno la differenza in Litanìa: tutti gli elementi da cui è composto il nuovo lavoro della band aiutano a costruire un sound maturo e dalla profondità notevole, in grado di trasportare l’ascoltatore su un piano parallelo da cui è possibile godere a pieno degli otto brani proposti sulla tracklist. La resa “grezza” e violenta di molte ritmiche viene affiancata ad un accompagnamento quasi onirico alle tastiere e ad un cantato pulito ed emozionante da parte di Glauco Fantini (che nella formazione ricopre anche il ruolo di bassista. La seconda prova firmata Lord Woland vive in un universo musicale dai tratti sfumati ma forse proprio questo è uno degli aspetti che fanno di Litanìa un album vincente, che sa trovare il suo spazio attingendo da più fonti al fine di crearsi una dimensione tutta propria. Lo stile del trio è ancora suscettibile di variazioni e si presta perfettamente alla sperimentazione più folle qualora i tre musicisti nostrani decidessero di farlo. Quale sarà il prossimo passo per loro ce lo dirà soltanto il tempo, ma nel frattempo godetevi questa mezz’ora avvolgente e godibile.
1 | Antifona | 00:38 |
2 | Litanìa | 04:46 |
3 | Coscienza | 04:38 |
4 | La Nebbia | 06:34 |
5 | Ad Libitum | 00:34 |
6 | Pozzo d’Argilla | 04:32 |
7 | Salvataggio | 03:50 |
8 | Prospettiva | 04:47 |
Durata totale: 30:24 |
Glauco Fantini | voce e basso |
Delta Fromes | voce, tastiera e batteria |
Nicola Girella | chitarra |
ETICHETTA/E: | Retro Vox Records |
CHI CI HA RICHIESTO LA RECENSIONE: | Metaversus PR |