Figli dell’Alba è il nome del quinto album a firma Neverdream, band romana che propone un progressive metal con parecchie sfumature. Per la prima volta il gruppo si cimenta in una scrittura tutta italiana sia nei titoli che nei testi, accantonando la scelta dell’inglese come lingua principale.
Il sound prodotto in questo nuovo disco esalta in modo particolare la potenza delle chitarre: l’ottimo lavoro svolto alle sei corde da Giuseppe Marinelli riempie l’atmosfera dei brani, oltre a catturare l’attenzione grazie alla sua efficacia. Nel quadro compositivo lo strumento ricopre indubbiamente un ruolo fondamentale, e beneficia di una struttura musicale che lo vede favorito. Nelle intenzioni della band lo stile proposto si caratterizza come melodico e non si discosta molto da questa definizione; anche se nella loro idea di progressive convivono una serie di influenze che provengono dagli ambienti più disparati, nessuno dei brani contenuti in Figli dell’Alba risulta troppo deciso o aggressivo. Ciò non significa di certo che il gruppo manchi della giusta energia, e quando c’è da spingere sull’acceleratore i sei musicisti della capitale non si risparmiano. Tuttavia, nonostante alcuni spunti brillanti, l’album a più riprese sembra adagiarsi troppo sui propri punti di forza e il risultato non è sempre soddisfacente. Talvolta si viene rapiti da un guizzo alle tastiere o da un ispirato fraseggio fra il basso e la batteria, ma la sensazione è che tra un momento degno di nota e l’altro passi un po’ troppo tempo (durante il quale alcuni brani rischiano di essere classificati come riempitivi). In effetti c’è da dire che la durata del nuovo lavoro dei Neverdream – un’ora e sette minuti – testimonia una volontà di portare alla luce la propria natura espressiva; è indubbio che in fase di produzione tutti e tredici i pezzi presenti sulla tracklist abbiano avuto una propria importanza, ma è altrettanto vero che alcuni di questi aggiungono poco o nulla alla buona idea di partenza. Dopo circa vent’anni di carriera la band ha ancora voglia di ricercare, di stupire, di provare a fare il passo in più per muoversi nella giusta direzione: Figli dell’Alba è l’ennesima prova di valore per i nostri, che riescono ancora a porsi in modo originale.